Esami a IPL- Fabbri

portogallo Instituto Politécnico (IPL) di Lisbona,  sede: Lisbona

Studente: Pietro Fabbri

Corso di laurea: LM  Ingegneria Informatica e dell'Automazione

  • Cosa fare prima di partire:

Capire come funziona la burocrazia: Learnig Agreement, Esami convalidabili.

Muovetevi sempre d’anticipo cercando di informarvi il prima possibile su quello che dovete fare, sia in Italia che all’estero. I tempi burocratici sono molto lenti e dovete armarvi di tanta pazienza. La segretaria dell’ufficio di mobilita’ dell'Università ospitante e’ molto disponibile, ma non mastica molto l’inglese e a volte e’ stato complicato spiegarsi. Prima di decidere di frequentare un corso, sentite il prof della materia corrispondente in italia se approva la corrispondenza e fate in modo di avere qualcosa che dimostri questo benestare (una firma sul modulo corrispondenze, da consegnare al manager didattico prima di partire, o una email per le successive eventuali modifiche).

Cercare casa:

Non ho scelto di alloggiare nello studentato dell’università, perchè‘ non è molto centrale, anche se dev’essere una bella esperienza perchè è’ come essere in casa con 50 persone. Le case in affitto costano tanto e se ne trovano poche disponibili; le condizioni delle case sono molto discutibili. Di sicuro e’ stata un’avventura, ma se siete amanti del comfort dovete spendere tanto, fate molta attenzione e prenotate la casa il prima possibile, con mesi di anticipo, costa meno e avete piu’ scelta. Non sottovalutate questo aspetto!

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Non e’ burocraticamente richiesto dal politecnico, tuttavia più uno sa e più capisce. Sono dell’idea che una lingua la si possa imparare bene se la si parla. A tal proposito sono presenti corsi di lingua portoghese gratuiti, incentrati sul “parlare la lingua”. In ogni caso con l’inglese ve la cavate a livello universitario e non. Il portoghese e’ una lingua piuttosto semplice da leggere, ma da ascoltare è molto complessa. Non sono riuscito a seguire un corso di lingua per una questione di sovrapposizione di lezioni, ma una lingua in più mi sarebbe piaciuto impararla. L’inglese lo si impara per forza e molte aziende apprezzano molto di più un’ottima conoscenza dell’inglese piuttosto che un voto alto. Inoltre pensate quante ricerche su google in più potete fare, conoscendo bene l’inglese...

  • Come ho trovato gli esami all’estero:

Gli esami non sono più facili che in Italia, i professori sono comunque molto disponibili e se chiedete di fare lezione in inglese anzichè in portoghese, loro switcheranno istantaneamente lingua senza problemi, sono molto disponibili anche a fare ricevimenti extra lezione. L’università e’ un po’ fuori, ma la qualità delle lezioni è ottima, il metodo di studio è molto più “a progetto” di quello italiano, la teoria la considerano in parte, ma l’importante è “far funzionare le cose”. La votazione va da 1 a 20 e il minimo per passare e’ 10.

Corsi frequentati all’estero e relativa corrispondenza italiana:

Data mining and machine learning – Data mining e analytics

Economics and business management – Economia e gestione d’impresa (prof Rubini)

Operational research – Ricerca operativa

  • La quotidianità oltre lo studio:

Come mi sono trovato nella vita di tutti i giorni:

Le persone sono estremamente disponibili e cordiali, più di una volta, quando ho chiesto un’indicazione, sono stato accompagnato nel posto direttamente dalla persona a cui chiedevo. Le persone di solito sanno bene l’inglese, quando però  non lo sanno è molto difficile comunicare, più volte mi è capitato di dover comunicare a gesti. Tuttavia la maggior parte di persone che ho frequentato sono studenti Erasmus o comunque non portoghesi. Il costo della vita è basso. La città e’ stupenda ed è ottima per un giovane sotto ogni punto di vista, a gennaio mi è capitato di camminare in tshirt per strada. Davvero niente da dire. Trasporti efficentissimi, con la metro sei dove vuoi in un attimo.

  • Lo consigli perchè?

Penso che l’Erasmus dovrebbero metterlo per legge.
Candidati al bando e al limite rinuncia poi se non te la senti, ma candidati assolutamente!
Nessuno che conosco è mai tornato a casa deluso o nessuno che l’ha fatto l’ha mai sconsigliato. Impari l’inglese bene e lo parli tutti i giorni, senza spendere in viaggi o altro, ma semplicemente lo integri nel tuo percorso universitario. Impari a cavartela in un contesto del tutto nuovo, dove non conosci la lingua e i modi di fare.
Studiare va bene e l’Erasmus lo si fa per quello, ma valuta che l’opportunità di vivere in un altro stato forse non ti ricapiterà’ più! Pensa a come organizzare il tuo tempo, che, una volta speso, non c’e’ una seconda volta.