Esami a IST - Pelli
Instituto Superior Técnico (IST) di Lisbona, sede: Lisbona
Studente: Federica Pelli
Corso di laurea: LT Ingegneria dell'Informazione
- Cosa fare prima di partire:
Consiglio di leggere con attenzione il bando Erasmus e le Procedure di Mobilità in uscita presenti sul sito dell’università alla sezione “Mobilità e Didattica internazionale”.
Successivamente occorre confrontare i programmi delle materie che potreste sostenere all’estero con quelli delle materie che dovreste fare in Italia e andate dai vostri professori per chiedere se gli esami sono compatibili dal momento che è necessaria la loro approvazione sul modulo corrispondenze affinché possano poi essere convalidati una volta terminato l’Erasmus.
Ottenute le firme dei professori, potete compilare il Learning Agreement da far firmare ai coordinatori italiani e a quelli stranieri, quindi dovrete portarlo con voi all’estero e riconsegnarlo al vostro rientro.
Ultimo passo, ma non per questo meno importante, è quello di iscriversi all’università straniera, facendo attenzione a rispettare la data di scadenza che è indicata sul loro sito.
- Livello di conoscenza della lingua necessario:
Per quanto riguarda Lisbona, non è richiesto un livello minimo di conoscenza della lingua, ma ATTENZIONE: al contrario dei corsi delle lauree magistrali, che possono essere in inglese, quelli delle lauree triennali sono tenuti esclusivamente in portoghese. Il mio consiglio quindi è di iniziare già da prima della partenza a studiare un pochino la lingua in modo da non sentirvi proprio spaesati per tutto il primo mese (il corso proposto dall’università inizia solo a metà ottobre).
- Come ho trovato gli esami all’estero:
Il metodo d’insegnamento è diverso da quello italiano. A Lisbona preferiscono adottare un metodo più basato su esercitazioni ed esperienze pratiche. Ci sono molti lavori di gruppo e quasi la metà delle ore di lezione si svolgono in laboratorio. È necessario uno studio costante della materia perché oltre alla difficoltà della lingua si devono rispettare le scadenze dei progetti in laboratorio e per alcuni corsi ci sono dei test intermedi e non solo l’esame al termine del semestre. Nel complesso ho dovuto studiare parecchio perché alcuni esami si sono rivelati più difficili del previsto, ma non disperate, i professori valutano tanto anche la partecipazione alle lezioni e sono molto disponibili se avete bisogno di chiarimenti e/o consigli.
- La quotidianità oltre lo studio:
Il primo mese è il più duro: iscrizione all’università, ricerca della casa, cercare di non perdersi in una città che non si conosce. Non è facile, ma una volta che vi siete ambientati la strada è tutta in discesa. I giorni passano (anche troppo velocemente) tra studio e divertimento, bisogna solo riuscire a trovare il giusto equilibrio tra questi due aspetti della vita Erasmus. Nei week end potete anche dedicarvi all’esplorazione di Lisbona (molti musei sono gratuiti la domenica) o di altre città più o meno vicine: noleggiate una macchina con alcuni amici e scoprite qualcosa di più sul Portogallo!
- Lo consigli perchè?
Giudizio decisamente positivo sotto ogni aspetto, nonostante le difficoltà incontrate. Consiglierei a tutti di fare questa esperienza perché, è istruttiva e ti arricchisce sotto molti punti di vista. Vivendo lontano da casa e dalla propria famiglia devi imparare ad arrangiarti, adattarti e cavartela da solo in ogni situazione anche se non sempre è facile. Non bisogna aver paura di buttarsi, di sperimentare, di conoscere: i lati positivi sono molti di più di quelli negativi. E non sto parlando solo di informarsi sulla tradizione e la cultura dello stato in cui vi trovate a fare l’Erasmus; incontrando studenti di altre nazionalità e vivendo con loro entrerete in contatto con realtà diverse da quella italiana e vi verrà ancora più voglia di viaggiare, esplorare e conoscere. E non preoccupatevi se non riuscite a fare tutti gli esami che vi eravate proposti perché al vostro ritorno, vi accorgerete di aver guadagnato tempo e non di averlo perso.