Come scrivere la tesi di laurea magistrale

questa pagina indica solo alcuni consigli per la scrittura della tesi; per i regolamenti e le scadenze consultare la sezione "Esame di laurea"

Sul frontespizio

  • Il termine Chiarissimo è usato per i Prof Ordinari (o Straordinari). Quindi se vuoi scriverlo, devi prima controllare se il tuo relatore è Prof Ordinario. Puoi cercare il nome del tuo prof al link docente.unife.it, dove è scritta anche la qualifica. Se non è prof. ordinario, non mettere Chiar.mo

Sui contenuti della tesi

  • L'Introduzione e le Conclusioni sono le ultime cose da scrivere nella tesi.
  • Se copi una figura, un grafico, ecc. da qualche fonte, devi
    1. Chiedere il permesso a chi ha fatto la figura. Se è un sito web, devi cercare se c'è una frasetta che dà il permesso di copiare o riprodurre parti del sito.
    2. Scrivere esplicitamente nella tesi che quella figura non l'hai fatta tu, ma che l'hai presa da...
    In genere, la cosa più semplice è rifare la figura.

Sui programmi da usare

Per scrivere la tesi tipicamente si usano LaTeX, Microsoft Word, oppure OpenOffice Writer.

Se decidi di usare LaTeX, sarai costretto a strutturare la tesi in maniera corretta, mentre se usi Word o Writer, il software non ti obbliga a strutturare la tesi, quindi sei tu che dovrai strutturarla in maniera corretta.

Stili

In primo luogo, i titoli dei capitoli non vanno mai fatti cambiando a mano il font, la dimensione del carattere, oppure mettendo in grassetto/corsivo/sottolineato. Facendo così, Word non sa che quello che stai iniziando è un capitolo: sa soltanto che è un testo formattato in maniera diversa. È indispensabile usare gli stili: il titolo di un capitolo si scrive con lo stile Titolo 1, quello di un sottocapitolo con Titolo 2, ecc.

In questo modo, hai i seguenti vantaggi:

  • Sei sicuro che tutti i titoli della tesi hanno la stessa formattazione
  • I capitoli vengono numerati automaticamente: se decidi di spostare il capitolo 5.7 prima del 4.2, Word aggiusta automaticamente i numeri.
  • Puoi inserire un indice, che viene gestito in maniera automatica da Word: Inserisci → Riferimento → Indici e sommario → Sommario.

Per gli stessi motivi, quando nel testo devi inserire qualcosa tipo ``Come abbiamo detto nel capitolo 3.2...'', non bisogna inserire il numero a mano, perché se poi decidi di spostare il capitolo, devi aggiornare a mano tutti i numeri. Si deve invece inserire un riferimento incrociato (V. help di Word).

Se lo stile predefinito di Word non ti piace, puoi cambiarlo: Formato → Stili e formattazione →, poi clicchi col tasto di destra sullo stile che vuoi cambiare → Modifica.

Bibliografia

Nella tesi ci vuole sempre un capitolo chiamato bibliografia che riporta le fonti che hai usato, ecc. Ci sono vari metodi per fare questo capitolo. Il metodo più banale è mettere una Nota di Chiusura (V. help di Word). In questo modo, Word mette la numerazione per te e raggruppa tutti i riferimenti bibliografici in fondo.

Si possono riportare come fonti bibliografiche anche dei siti web, ma in genere non è una buona idea (è un po' l'ultima spiaggia...). Meglio citare articoli pubblicati su rivista o come atti di conferenza.

Immagini

Se devi fare uno schema, non lo fare con un programma di manipolazione di immagini (Paint, GIMP, Paint Shop o simili). Questi programmi creano delle immagini in formato Bitmap, cioè come insieme di Pixel. In pratica, l'immagine creata non deve essere una GIF, JPG, BMP, TIFF, ecc. Questo ha il difetto che quando stampi la tesi si vedono i pixel (e, nel caso del JPG, si vede anche una sfumatura attorno alle lettere). Allora ti viene voglia di aumentare la definizione dell'immmagine e la tesi occupa molta memoria (viene un file molto lungo).

La soluzione è usare un'immagine vettoriale. In un'immagine vettoriale non sono memorizzati i singoli pixel, ma le istruzioni (più o meno come in un programma) per disegnare l'immagine: inserisci un quadrato, con dentro una scritta, poi aggiungi una freccia, ecc. In questo modo l'immagine viene bene a qualunque risoluzione.

Puoi fare l'immagine direttamente in Word (inserisci → oggetto → immagine di Word), oppure fare copia-incolla da PowerPoint, Excel, ecc., Oppure puoi inserire un'immagine vettoriale creata da un altro programma. I formati vettoriali più comuni sono .EPS, .WMF, .EMF, .AI, .PDF. I formati più semplici da importare in Word sono il .WMF e .EMF (che sono proprietari Microsoft).