Verso il mondo del lavoro / Profili e sbocchi professionali

Sbocchi occupazionali e professionali

Paleontologi (2.1.1.6.2)

  • Funzione in un contesto di lavoro
    Il laureato ha la possibilità di:
    • svolgere ricerca in/per conto di organismi pubblici e privati;
    • programmare, dirigere e gestire attività di scavo a carattere paleontologico, con particolare riferimento al contesto dei vertebrati;
    • intervenire sul campo (prospezioni, survey, sondaggi, scavi) per verificare i giacimenti paleontologici a rischio (cave, perforazioni, astrazione materiali, ecc.);
    • predisporre e attuare ricerche bibliografiche e l'elaborazione di cartografie tematiche;
    • svolgere attività professionale nell'ambito della catalogazione, archiviazione e gestione di banche dati del patrimonio paleontologico;
    • attività di analisi sullo stato di conservazione finalizzati agli interventi di conservazione di reperti paleontologici;
    • prestare consulenze nella ricostruzione degli antiche ambienti naturali di vita e delle modalità di sfruttamento delle risorse animali da parte delle comunità umane;
    • collaborare per contesti espositivi museali, anche con erogazione di servizi nella progettazione e realizzazione di specifici allestimenti e manifestazioni culturali;
    • intervenire nel campo dell'editoria specializzata e della divulgazione scientifica;
    • progettare e gestire corsi di formazione professionale promossi da enti pubblici e/o privati nel campo della valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

  • Competenze associate alla funzione
    • Le competenze del laureato sono riconducibili al riconoscimento dei materiali, al loro inquadramento crono-stratigrafico e alle capacità di analisi dei singoli oggetti per la loro definizione tassonomica. Il laureato è, inoltre, in grado di valutare il contesto indagato per proporre ricostruzioni paleoambientali e ipotesi sulle strategie di sussistenza adottate dai gruppi umani durante le varie fasi della nostra lunga storia.
      Competenze specifiche sono altresì riconducibili alle attività di esplorazione e recupero dei reperti in scavi sistematici, nella valutazione degli interventi di restauro e conservazione, nella schedatura e del trattamento informatico dei dati e nella attività laboratori, quali l'uso della microscopia elettronica a scansione e connesse tecniche spettroscopiche.

    • Sbocchi professionali
      • Università, Soprintendenze, Musei, Centri di ricerca;
      • Istituzioni territoriali, nazionali e internazionali, pubbliche e private;
      • imprese che lavorano nel campo dello scavo stratigrafico, recupero, restauro e studio dei reperti paleontologici (es. cooperative e società private).

    Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione (2.5.1.1.1)

    • Funzione in un contesto di lavoro
      • Il laureato acquisisce le necessarie competenze per l'impiego, a livello direttivo o di tecnico specialistico, in Enti pubblici competenti sui beni culturali e naturali; rientrano in questo ambito:

        • attività professionali relative alla catalogazione, all'archiviazione e alla gestione di banche dati del patrimonio paleontologico, preistorico ed archeologico;
        • attività professionali di analisi e di ricerca storica, archeologica, architettonica, propedeutiche agli interventi di restauro di beni mobili, monumentali e paesaggistici;
        • elaborazioni di interventi per la salvaguardia e la prevenzione di aree archeologiche, anche ai fini della partecipazione ai piani di sviluppo di aree urbane;
        • attività rivolte alla musealizzazione e alla fruizione.

      • Competenze associate alla funzione
        • Il laureato si trova nelle condizioni per valutare l'entità e il significato del patrimonio culturale ai fini espositivi e per favorirne la fruizione presso le istituzioni museografiche.
          Sarà in grado di promuovere nel modo corretto iniziative di valorizzazione, anche attraverso la progettazione e realizzazione di percorsi didattici e con applicazioni multimediali, di reti di informazione nazionali e internazionali, allestimenti museali, manifestazioni temporanee.

        • Sbocchi professionali
          • Università, Soprintendenze, Musei, Centri di ricerca;
          • Istituzioni territoriali, nazionali e internazionali, pubbliche e private;
          • imprese che lavorano nel campo del recupero, restauro e studio del patrimonio archeologico in senso lato (cooperative, e società private, ecc.).

        Antropologi (2.5.3.2.2)

        • Funzione in un contesto di lavoro
          • Il laureato acquisisce:

            • capacità di svolgere ricerca a carattere antropologico in organismi pubblici (Università, Soprintendenze, Musei, Centri di ricerca) e/o privati che si esplica nello studio di reperti e collezioni con pubblicazione scientifica di articoli e/o di monografie tematiche sui risultati conseguiti;
            • attività professionale nell'ambito della catalogazione, dell'archiviazione e della gestione di banche dati;
            • attività professionale di analisi e ricerca storica e archeologica per gli eventuali interventi di restauro dei resti umani;
            • erogazione di servizi e consulenze nella progettazione e realizzazione di ricerche territoriali, allestimenti museali, manifestazioni culturali ed eventi di tipo espositivo;
            • attività professionali nel campo dell'editoria specializzata e della divulgazione scientifica;
            • progettazione e gestione di corsi di formazione professionale nel campo della valorizzazione culturale.
          • Competenze associate alla funzione
            • Le competenze del laureato si articolano:

              • nei processi evolutivi che caratterizzano Homo sapiens (processo di ominazione);
              • nelle capacità di analisi dei contesti antropologici provenienti da necropoli di differenti epoche, attraverso indagini osteologiche per la definizione della storia fisica, demografica e dello stato di salute delle antiche popolazioni;
              • nella verifica della conservazione dei materiali antropologici e sulle modalità di intervento per la loro asportazione dalle aree di scavo e del conseguente restauro in laboratorio.
              • Seguono le competenze rivolte alla valorizzazione e alla fruizione museale.
            • Sbocchi professionali
              • Università, Soprintendenze, Musei, Centri di ricerca;
              • Istituzioni territoriali, nazionali e internazionali, pubbliche e private;
              • imprese che lavorano nel campo dello scavo stratigrafico, recupero, restauro e studio dei reperti antropologici (es. cooperative e società private).

            Archeologi (2.5.3.2.4)

            • Funzione in un contesto di lavoro
              • Il laureato acquisisce specifiche capacità:

                • di ricerca, programmazione, direzione, gestione di attività di scavo sistematico a carattere archeologico/preistorico in concessione o per affidamento in collaborazione con istituzioni pubbliche o privata;
                • attività di ricerca sul campo (prospezioni, survey, sondaggi) connessa alle pratiche di archeologia preventiva o per la definizione dei rischi di impatto archeologico;
                • elaborazione di cartografie predittive del rischio e delle potenzialità archeologiche territoriali da impiegarsi nel campo della pianificazione urbanistica e della progettazione e realizzazione di opere pubbliche anche a forte impatto paesaggistico;
                • ricerche bibliografiche, geoiconografiche, storiche ed archivistiche ed interpretazione di dati cartografici per la stesura di cartografie tematiche finalizzate alla pianificazione urbanistica;
                • attività di consulenza nell'ambito della Valutazione di impatto archeologico e sul paesaggio storico;
                • attività professionale nell'ambito della catalogazione, dell'archiviazione e della gestione di banche dati del patrimonio archeologico;
                • attività professionale di analisi e ricerca storica, archeologica e architettonica propedeutiche ad interventi di restauro di beni mobili, monumentali e paesaggistici;
                • erogazione di servizi e consulenze nella progettazione e realizzazione di ricerche territoriali, allestimenti museali, manifestazioni culturali ed eventi di tipo espositivo;
                • attività professionali nel campo dell'editoria specializzata e della divulgazione scientifica; progettazione e gestione di corsi di formazione professionale.

              • Competenze associate alla funzione
                • Le competenze risiedono nelle capacità di analizzare e riconoscere i singoli materiali e i contesti archeologici di riferimento, con esplicito riferimento alle attribuzioni crono stratigrafiche e al significato dell'approccio interdisciplinare allo studio delle evidenze. Rientrano in questo ambito anche le capacità di riconoscere l'omogeneità dell'insieme preso in esame dal punto di vista tecno-tipologico e stilistico e la verifica dell'autenticità degli stessi.
                  Il laureato acquisisce competenze lavorative per procedere allo studio di dettaglio dei territori di riferimento, sia per programmi di intervento esplorativi (es. scavi) che di documentazione al fine di favorire e apportare un contributo decisivo nei riguardi delle iniziative e delle procedure di salvaguardia e di valorizzazione, anche a carattere museale. Il laureato, Inoltre, è in grado di rapportarsi con le Istituzioni preposte alla salvaguardia, tramite collaborazioni e possibili consulenze per la quantificazione del patrimonio e la sua catalogazione.

                • Sbocchi professionali
                  • Università, Soprintendenze, Musei, Centri di ricerca;
                  • Istituzioni territoriali, nazionali e internazionali, pubbliche e private;
                  • imprese che lavorano nel campo dello scavo archeologico, recupero, restauro e studio dei reperti antichi (es. cooperative e società private).

                Curatori e conservatori di musei (2.5.4.5.3)

                • Funzione in un contesto di lavoro
                  • attività direzionali e gestionali nei musei scientifici e archeologici e in parchi, sia a carattere naturalistico che archeologico e storico;

                  • attività professionale nell'ambito della catalogazione, dell'archiviazione e della gestione di banche dati del patrimonio preistorico ed archeologico;

                  • attività professionale di analisi e ricerca storica, archeologica, architettonica anche ai fini di programmati interventi di restauro delle collezioni museali;

                  • attività di progettazione e coordinamento nel campo della didattica museale;

                  • creazione e gestione di strumenti didattici e divulgativi correlati a musei, aree archeologiche, parchi tematici e manifestazioni espositive di natura storico-archeologico-artistica;

                  • erogazione di servizi e consulenze nella progettazione e realizzazione di allestimenti museali, manifestazioni culturali ed eventi di tipo espositivo;

                  • attività professionali nel campo dell'editoria specializzata e della divulgazione scientifica; progettazione e gestione di corsi di formazione professionale.

                • Competenze associate alla funzione
                  • Le competenze sono desumibili, in particolare, dai corsi di Fonti antiche, Paleontologia umana e paleoantropologia, Evoluzione degli insiemi faunistici del Quaternario, Archeobotanica, Cronologia e culture del Paleolitico e del Mesolitico, Neolitico, Eneolitico ed Età dei metalli, Etruscologia, Archeologia classica, Archeologia medioevale, Storia dell'arte greca e romana.

                  • Sbocchi professionali
                    • Università, Soprintendenze, Musei, Centri di ricerca;
                    • Istituzioni territoriali, nazionali e internazionali, pubbliche e private;
                    • imprese che lavorano nel campo del recupero, restauro e studio dei reperti antichi (es. società, cooperative e società private).