Verso il mondo del lavoro / Profili e sbocchi professionali
ll corso di studi prepara tra le altre alla professione di:
- Geologi e Geologi rilevatori
- Paleontologi
- Geofisici
- Cartografi, fotogrammetristi e specialisti nei sistemi informativi geografici
- Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze della terra
- Curatori e conservatori di musei (onservatori di collezioni geologiche e paleontologiche di Musei Naturalistici).
Il profilo di chi acquisisce la laurea magistrale in Scienze Geologiche, Georisorse e Territorio
Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Geologiche, Georisorse e Territorio mira a formare un Geologo in possesso di elevata preparazione scientifica e tecnico-professionale. Attraverso una significativa attività formativa teorica, di laboratorio e di campagna lo studente acquisisce la capacità di analizzare criticamente i processi geologici e ambientali e di fornire risposte alle emergenze naturali ed antropiche di competenza della Geologia. La Laurea Magistrale permette di avviarsi, attraverso l'esame di stato, alla libera professione o ad attività professionali in svariati settori dell'industria e della pubblica amministrazione. Fornisce inoltre le basi per dedicarsi alla ricerca scientifica.
Proseguire gli studi
I laureati della classe LM-74 potranno proseguire la loro formazione attraverso Master universitari, corsi di Dottorato di ricerca presso Università italiane e straniere nell’ambito delle Scienze della Terra.
Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT):
- Paleontologi - (2.1.1.4.2.)
- Geofisici - (2.1.1.4.3.)
- Curatori e conservatori di musei - (2.5.4.5.3.)
- Geologi - (2.1.1.4.1.)
- Cartografi, fotogrammetristi e specialisti nei sistemi informativi geografici - (2.2.2.2.0.)
- Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze della terra - (2.6.2.1.4.)
di seguito una descrizione dei principali profili professionali.
Geologo
funzione in un contesto di lavoro:
Il Geologo è una figura professionale fondamentale e di grande utilità in tutti gli studi, ricerche ed applicazioni riguardanti la gestione del territorio, la riduzione dei rischi geologico-ambientali, la prospezione, lo sfruttamento e la gestione sostenibile delle georisorse, sia non rinnovabili che rinnovabili.
Svolge funzioni di responsabilità, di programmazione, di progettazione di interventi geologici e di coordinamento tecnico-gestionale di strutture e laboratori nel campo della geologia, delle risorse geologiche, dei rischi geologici e della gestione del territorio.
Nell'espletamento delle proprie attività lavorative il geologo collabora con numerose altre figure professionali, in particolare ingegneri civili, ingegneri strutturisti, ingegneri dei materiali, architetti, chimici, fisici, biologi, archeologi e restauratori.
competenze associate alla funzione:
Il geologo ha competenze in materia di analisi, gestione, sintesi ed elaborazione, anche mediante l'uso di metodologie innovative o sperimentali, dei dati relativi ad ambiti quali la cartografia geologica e tematica, le indagini in sito, la modellazione di processi geologici, idrogeologici e geochimici, le georisorse sia non rinnovabili che rinnovabili comprese quelle geotermiche, il recupero di siti produttivi degradati ed estrattivi, in materia di valutazione, prevenzione e mitigazione delle pericolosità e dei rischi geologici ed ambientali, di analisi dell'assetto geologico-tecnico del territorio sotto molteplici aspetti, anche mediante l'uso di metodologie innovative di indagine, compreso il reperimento, la valutazione e gestione delle risorse idriche sotterranee, la programmazione e progettazione degli interventi di mitigazione degli impatti, il riuso e riciclo dei rifiuti in ambito edilizio.
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, capacità e abilità in ambito geologico e tecnico-scientifico che comprendono: la conoscenza approfondita dei materiali e dei processi geologici inclusi gli ambienti di formazione, le caratteristiche composizionali e quelle fisico-meccaniche degli stessi; la capacità di leggere e di interpretare in chiave non solo spaziale ma anche temporale la dinamica dei processi geologici nei diversi ambienti; la capacità di valutare e gestire l'incertezza di dati e misure, nonchè di valutare criticamente la significatività dei modelli adottati; capacità di utilizzo degli applicativi informatici e di impiego di strumentazione di vario tipo, sia per l'attività sul campo che in laboratorio; capacità di applicare diverse tipologie di tecniche di prospezione geofisica a diversi settori quali Geologia applicata e Idrogeologia, Geotermia, Ingegneria e Archeologia. E' in grado di collaborare efficacemente con esperti di altri settori, comprendendo le necessità di contesto e suggerendo soluzioni efficaci.
In particolare, ha specifiche competenze riferibili ai seguenti ambiti: (i) redazione di cartografia geologica di base e geotematica, analisi di rilievi topografici e di dati da telerilevamento anche a mezzo di Geographic Information System (GIS); (ii) ricostruzione di modelli dell'evoluzione geologica, ai fini del reperimento e sfruttamento sostenibile delle georisorse e dei geomateriali d'interesse industriale e commerciale; (iii) redazione di modelli d'evoluzione paleoambientale e paleoclimatica, ai fini della valutazione di scenari d'impatto dei cambiamenti globali; (iv) progettazione di interventi di analisi, recupero e gestione di siti degradati e siti estrattivi dismessi mediante l'analisi e la modellazione dei sistemi e dei processi geologici ed ambientali; (v) certificazione di materiali geologici e analisi delle caratteristiche fisico-meccaniche, mineralogiche e petrografiche, anche ai fini dello sviluppo di processi di lavorazione innovativi per il miglioramento dei prodotti, la trasformazione delle materie prime e al loro utilizzo in campo industriale e ambientale; (vi) reperimento, valutazione e gestione di risorse idriche sotterranee, comprese la programmazione e progettazione per la definizione degli interventi di mitigazione degli impatti; (vii) valutazione della pericolosità (frane, alluvioni, sismi, vulcani, particolato) e dei relativi rischi, anche per mezzo di indagini, monitoraggio e modellazione numerica, ai fini della loro mitigazione; (viii) progettazione ed esecuzione di indagini geognostiche ed esplorazioni del sottosuolo con metodi geotecnici e geofisici; (ix) caratterizzazione fisico-meccanica in sito e in laboratorio e la certificazione dei materiali geologici, nonchè analisi finalizzate alla definizione del modello geologico e geologico-tecnico per le opere di ingegneria civile e di messa in sicurezza del territorio; (x) valutazione di rischi ed impatti ambientali derivanti dall'uso di materiali geologici/minerali e delle potenzialità derivanti dall'utilizzo di materie prime minerali nel campo delle bonifiche; (xi) operatività nella protezione e gestione degli ambienti di piana alluvionale costiera per la stima della vulnerabilità a corto, medio e lungo termine delle fasce costiere; (xii) individuazione delle risorse geotermiche, progettazione ed esecuzione di indagini per la caratterizzazione dei parametri termofisici delle formazioni geologiche, sia in laboratorio che in situ, monitoraggio e modellazione del comportamento termodinamico del sottosuolo (sorgente energetica); (xiii) operatività nella gestione sostenibile degli agroecosistemi e nella protezione delle risorse idriche e dell' atmosfera mediante l'utilizzo di geomateriali; (xiv) progettazione e gestione di attività di riciclo di rifiuti da costruzione e demolizione di edifici.
sbocchi occupazionali:
Trova sbocchi occupazionali come dipendente e consulente nel mondo dei servizi pubblici e privati e come dipendente dell'industria o come libero professionista.
In particolare, il geologo svolge attività di consulenza in studi professionali, società di ingegneria e imprese di costruzioni; come dipendente in Agenzie ed Enti per la protezione dell'ambiente, la pianificazione territoriale, la protezione dai rischi geologici (Agenzie di Protezione Civile, Servizi Geologici, Agenzie regionali per la prevenzione, l'ambiente e l'energia, Autorità di Bacino, Comunità Montane); in enti acquedottistici e di gestione del ciclo idrico integrato; in aziende ed enti nell'ambito della geologia marina e del site survey per impianti e strutture offshore; nell’industria mineraria per il reperimento e lo sfruttamento delle materie prime minerali, gestione e riciclo degli scarti di produzione; in ambito industriale relativamente alla sostenibilità, innovazione ed economia circolare delle materie prime minerali, georisorse anche geotermiche e come lavoratore autonomo in libera professione; nell’industria ceramica sia per la progettazione che per la caratterizzazione dei materiali; in ambito ricerca e sviluppo di materiali cementizi innovativi; nella progettazione e gestione di attività di riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione; come consulente tecnico di parte (CTP) o di ufficio (CTU) in attività giudiziali. Infine, può trovare occupazione come curatore e conservatore di musei.
Previo superamento di Esame di Stato ed iscrizione alla sezione A dell'Albo Professionale, può esercitare la libera professione di Geologo, con le funzioni definite dal DPR n.328/2001.
Inoltre, i laureati magistrali in possesso dei crediti previsti dalla normativa vigente potranno partecipare alle prove d'accesso ai percorsi di formazione del personale docente per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Infine, può accedere a percorsi formativi di terzo livello per avviarsi ad attività di ricerca.
Geomorfologo Applicato
funzione in un contesto di lavoro:
Il Geomorfologo Applicato investiga sui processi di pericolosità geomorfologica (superficiale, fluviale, costiera, antropica, frane e valanghe) e sull’uso delle risorse naturali (cave, ripascimenti artificiali, ecc.) nei quali è coinvolta la geomorfologia in termini di rischio e d’impatto ambientale. Inoltre opera nell’ambito della Pianificazione Territoriale, della Valutazione d’Impatto Ambientale, dello Sviluppo Sostenibile, della Strategia Marittima e della Direttiva Inondazioni. L’approfondita conoscenza dei processi e delle forme dovute agli agenti esogeni ed endogeni gli consente di analizzare le relazioni di causa/effetto tra i processi morfodinamici e dissesti geomorfologici, di proporre e valutare, nel tempo e nello spazio, gli effetti degli interventi antropici sul territorio
competenze associate alla funzione:
Le competenze tipiche del Geomorfologo Applicato consistono nella capacità di: osservare e riconoscere le forme del rilievo e la loro genesi; valutare quantitativamente l’intensità dell’erosione nei bacini fluviali, sui versanti e sulla costa; progettare e organizzare campagne di rilevamento dei dissesti e attività di monitoraggio sul territorio; realizzare carte tematiche di pubblica utilità, per uso professionale e progettuale; valutare gli effetti attesi di opere per la difesa fluviale e costiera anche tramite l’utilizzo di strumenti di modellazione numerica. E’ un geologo che conosce ed è in grado di utilizzare gli strumenti tecnici per il monitoraggio territoriale e dei dissesti geomorfologici. E’ inoltre prevista la conoscenza e la capacità di applicare metodi per la valutazione della pericolosità e del rischio geomorfologico
sbocchi professionali:
Il Geomorfologo Applicato può trovare occupazione come: i) libero professionista, previo esame di stato, che svolge indagini di geomorfologia applicata come sistemazione dei versanti vallivi, frane, valanghe, sistemazioni costiere, erosioni del suolo; ii) dipendente di enti pubblici che partecipa alla pianificazione territoriale, ai piani di monitoraggio ed alla valutazione della pericolosità e rischio geomorfologico; iii) dipendente di imprese private che partecipa alla progettazione geomorfologica di grandi opere, alla realizzazione di interventi difensivi della costa e di monitoraggi dei dissesti geomorfologici, alla realizzazione di cartografia tematica.
Geologo Applicato e Idrogeologo
funzione in un contesto di lavoro:
Il Geologo Applicato realizza la valutazione di impatto ambientale di opere antropiche, le indagini geognostiche in situ e in laboratorio, il rilevamento geologico tecnico ed il monitoraggio della stabilità di versanti naturali e artificiali. Si occupa principalmente della meccanica delle terre sciolte e delle rocce, delle varie tecniche di esplorazione geologica del sottosuolo sia dirette, quali sondaggi stratigrafici e penetrometrie, che indirette, quali le indagini geofisiche, per determinare le caratteristiche del sottosuolo ai fini della stabilità dei versanti e della costruzione di manufatti. La conoscenza approfondita dell’ambiente fisico, acquisita in superficie e nel sottosuolo, gli consente una corretta analisi dei processi geologici e geodinamici in atto per la valutazione e il corretto uso delle risorse utilizzabili dall’uomo, per la pianificazione del territorio e per l’individuazione delle possibili situazioni di rischio geologico e per la progettazione di interventi tesi a prevenire e mitigarne i danni.
Le competenze dell’Idrogeologo sono altresì indispensabili per definire il modello concettuale della circolazione idrica sotterranea ed i rapporti fra acque superficiali e sotterranee. Questa figura professionale effettua il rilevamento geologico e idrogeologico per valutare il possibile sfruttamento e/o la salvaguardia delle risorse idriche sotterranee. Effettua prove sperimentali in situ per la determinazione dei parametri idrodinamici degli acquiferi, per quantificare le risorse idriche sotterranee e la loro vulnerabilità, con metodi sia diretti che geofisici. Inoltre, l’Idrogeologo effettua prove e misure in laboratorio per definire i parametri idrogeologici ed idrogeochimici non misurabili in situ.
Tutte queste caratteristiche definiscono l’elevato grado di multidisciplinarietà della materia e quindi il Geologo Applicato e l’Idrogeologo dovranno essere in grado di interagire attivamente con altre figure professionali quali ingegneri, biologi e chimici.
competenze associate alla funzione:
Riconosce e prevede, a lungo e breve termine, gli effetti dovuti all’interazione tra i processi geologici e gli interventi umani con particolare riguardo alle problematiche geologiche derivanti da attività legate all'ingegneria civile (costruzioni di edifici, strade, gallerie, dighe, etc.), a quelle riguardanti la ricerca, lo sfruttamento e la pianificazione delle georisorse (idriche, minerarie ed energetiche).
Il Geologo Applicato e Idrogeologo hanno competenza: nelle tecnologie di rilevamento; nei programmi per l'elaborazione di dati e per la preparazione di cartografia geologica e tematica; nel rilevamento dei prodotti, delle forme e delle deformazioni relativi alle varie tipologie di fenomeni che determinano i principali rischi geologici (aree di frana, zone di faglia, aree alluvionali..); nella geotecnica e sul rilevamento geologico tecnico; nell’impatto derivante dalla costruzione di manufatti e relativa legislazione; nella valutazione delle pericolosità geologico-ambientali per la difesa del suolo; nel rilevamento idrogeologico, la ricerca e la valutazione quali-quantitativa e la gestione delle risorse d’acqua sotterranee; nella valutazione, il monitoraggio e lo studio delle interazioni tra acque sotterranee e strutture geologiche; nelle indagini geologiche e le prospezioni per la ricerca di fonti di energia geotermica e di acque termali e gli studi di fattibilità tecnico-economica per la loro utilizzazione; nell’utilizzo di software in ambiente GIS; in geostatistica e statistica generale; nella progettazione ed esecuzione di campagne d’indagini geofisiche.
sbocchi professionali:
Il Geologo Applicato e l’Idrogeologo possono trovare occupazione sia in enti pubblici che in aziende private operanti nei settori ingegneristici ed ambientali, in cui siano richieste esplicite competenze in materia geologica ed idrogeologica.
In particolare possono avere i seguenti sbocchi professionali: i) presso studi professionali di geologia ed ingegneria ambientale, società di sfruttamento e gestione delle risorse idriche, la Protezione Civile, Società per la bonifica di siti industriali, organi pubblici per la tutela dell’ambiente; ii) libero professionista, previo esame di stato, singolo o in studi associati di geologi applicati; iii) libero professionista, previo esame di stato, singolo o in studi associati che forniscono consulenze idrogeologiche negli interventi di pianificazione, e/o riqualificazione del territorio che implicano le risorse idriche sotterranee; iv) consulente o dipendente di enti pubblici locali e nazionali, in grandi imprese di costruzioni come gallerie, viadotti, dighe, strade e autostrade.
Tecnologo dei Geomateriali
funzione in un contesto di lavoro:
Il Tecnologo dei Geomateriali è la figura professionale che ricerca e studia attraverso metodologie mineralogiche, cristallografiche, petrografiche, petrologiche e geochimiche le proprietà dei geomateriali nella prospettiva di una applicazione in ambito civile, industriale e ambientale. Deve essere in grado di comprendere la natura mineralogica e geochimica delle varie tipologie di minerali, rocce e depositi naturali, la loro reperibilità e abbondanza nel territorio, e la possibilità (e i costi) di estrazione, nonché essere consapevole della possibilità di sintesi e produzione di materiali artificiali.
Il suo obiettivo è infatti quello di sviluppare materiali innovativi per applicazioni sia funzionali che strutturali (ad es. per l’industria, per lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili, per il recupero ambientale, per l’edilizia sostenibile, per il recupero delle risorse idriche e per il settore agro-alimentare), o migliorare quelli esistenti, e determinarne la conformità secondo gli specifici standard di riferimento.
Valuta l’interazione dei geomateriali con l’ambiente, la salute, l’economia e l’industria e fornisce indicazioni sulla loro gestione e sul trattamento nei cicli produttivi e nello smaltimento e messa a dimora dei rifiuti prodotti.
competenze associate alla funzione:
Il Tecnologo dei Geomateriali deve disporre di competenze di base inerenti a chimica, fisica, geologia e specifiche competenze teoriche e sperimentali di mineralogia, petrografia, geochimica, geofisica applicata e relative applicazioni funzionali allo svolgimento della professione.
sbocchi professionali:
Il Tecnologo così formato potrà trovare occupazione in: i) imprese operanti nei settori di esplorazione e sfruttamento delle georisorse; ii) compagnie operanti nei settori energetico ed edilizia sostenibile; iii) enti pubblici e privati per la tutela dell’ambiente; iv) industrie di trasformazione di geomateriali; v) laboratori analitici di caratterizzazione e certificazione dei geomateriali; vi) enti ed aziende operanti nel settore agrario e nelle relative filiere agro-alimentari.
Tecnologo del degrado / conservazione dell’ambiente e dei beni culturali
funzione in un contesto di lavoro:
Il Tecnologo per la valutazione del degrado e per la conservazione dell’ambiente e dei beni culturali è la figura professionale che ricerca e studia attraverso metodologie mineralogiche, petrografiche, geochimiche, e geofisiche:
- siti interessati da inquinamento, o da potenziale inquinamento, del terreno o delle acque;
- beni culturali e monumentali interessati da degrado, o potenziale degrado;
- potenziale esposizione ad agenti cancerogeni di origine minerale.
L’esperto deve essere in grado di comprendere i tenori di fondo (backgrounds) delle matrici studiate e le anomalie indotte dai fenomeni di inquinamento e degrado per cause naturali e/o antropiche. Importante è la comprensione della natura degli inquinanti che compromettono la qualità dei terreni, delle acque e dell’atmosfera, nonché la natura degli agenti che generano il degrado dei beni culturali e monumentali (ad es. materiali litoidi, lapidei, metallici, mosaici, dipinti, etc..) per ricostruire modelli concettuali che ne prevedano l’evoluzione spazio-temporale.
Le conoscenze acquisite sono necessarie anche per eseguire valutazioni d’impatto delle attività civili e produttive, ed eventualmente per pianificare le attività di bonifica, ripristino, restauro e messa in sicurezza.
La figura di questo tecnologo è di fondamentale importanza: a) in contesto urbano; b) in aree caratterizzate da attività produttive impattanti associate all’uso o al rilascio di sostanze pericolose nel suolo, nelle acque e nell’atmosfera; c) in zone prossime a sversamenti dolosi o accidentali di sostanze nocive; d) in zone critiche adiacenti a discariche e siti di stoccaggio di sostanze pericolose.
competenze associate alla funzione:
Il Tecnologo per la valutazione del degrado e conservazione dell’ambiente e dei beni culturali deve disporre di competenze di base inerenti alla chimica e alla geologia, e specifiche competenze teoriche e sperimentali di mineralogia, petrografia, geochimica e geofisica applicata funzionali allo svolgimento della professione. Deve inoltre possedere capacità di gestione dei dati attraverso software specifici per la visualizzazione e una migliore comprensione dei processi, al fine di mitigare i processi di inquinamento ambientale e degrado dei beni culturali.
sbocchi professionali:
Questo tecnologo ha sbocchi occupazionali come: i) libero professionista che rilascia consulenze a enti pubblici e privati che si occupano di valutazioni d’impatto, di bonifiche di aree inquinate, di degrado, conservazione e restauro di beni culturali; ii) responsabile di laboratori analitici per il monitoraggio ambientale e per le indagini archeometriche di beni culturali
Conservatore di sezioni geologiche e paleontologiche di musei naturalistici
funzione in un contesto di lavoro:
Il conservatore di sezioni paleontologiche e geologiche di musei naturalistici conduce ricerche, acquisisce, valuta, cataloga e garantisce la conservazione di materiale paleontologico, mineralogico e geologico. Organizza inoltre attività di valorizzazione, esposizione e divulgazione dei materiali con mostre ed eventi.
competenze associate alla funzione:
Il conservatore di sezioni paleontologiche e geologiche di musei naturalistici deve essere in grado di riconoscere e condurre ricerche su fossili, minerali e rocce. Queste competenze sono fornite dalle discipline geo-paleontologiche e minero-petrografiche.
sbocchi professionali:
Musei naturalistici
Geologo del petrolio
funzione in un contesto di lavoro:
Il Geologo del Petrolio è una figura professionale ad ampio spettro che si occupa della ricerca di idrocarburi (olio e gas) attraverso un approccio stratigrafico, sedimentologico e strutturale. Finalizza queste ricerche tramite lo studio sul terreno di analoghi di superficie e lo studio e interpretazione di sezioni sismiche a riflessione, log geofisici e analisi lito- e biostratigrafiche.
Attraverso la comprensione della geologia e dell’evoluzione stratigrafica di un’area cerca di individuare le potenziali rocce madri e loro maturità, valuta i processi di migrazione degli idrocarburi verso le rocce serbatoio, individua e descrive le trappole stratigrafiche o strutturali verificando la presenza di adeguate coperture impermeabili che caratterizzano l’eventuale giacimento stimandone i sui volumi.
Il geologo del petrolio si interfaccia con altri tecnici quali ingegneri del petrolio e manager gestionali per le successive fasi di esplorazione, valutazione dei rischi ambientali ed economici, e per l’estrazione finale degli idrocarburi dal sottosuolo. Questa figura professionale spesso lavora in sinergia con colleghi aventi diverse specializzazioni nell’ambito delle discipline geologiche.
competenze associate alla funzione:
Il Geologo del Petrolio deve disporre di competenze di base inerenti a chimica, fisica, geologia e paleontologia e competenze specialistiche di geologia stratigrafica, sedimentologia, micropaleontologia, biostratigrafia, analisi di facies e geofisica applicata funzionali allo svolgimento della professione.
sbocchi professionali:
Il Geologo del Petrolio potrà trovare occupazione in: i) compagnie petrolifere operanti nell’esplorazione e sfruttamento di idrocarburi quali petrolio e gas naturale sia in Italia che all’estero; ii) compagnie di servizio che forniscono consulenza a compagnie di medio-grande dimensione. Come libero professionista trova sbocchi professionali come: iii) consulente per l’esplorazione e ricerca in aree di interesse esplorativo; iv) geologo rilevatore di analoghi di superficie di giacimenti noti.