Tesi a Purdue - Riccardo Bianchi

USflagTesi all'Università di Purdue sede: Lafayette Indiana

Studente: Riccardo Bianchi

Corso di laurea:LM Ingegneria Informatica e dell'Automazione

Dal 15 Settembre 2014 al 19 Marzo 2015 ha svolto il progetto di tesi di laurea magistrale presso il Dipartimento di Agricultural and Biological Engineering dell'Università di Purdue .

  • Cosa fare prima di partire:

Per poter svolgere un periodo di studio negli Stati Uniti è necessario munirsi di un visto prima di partire. Nel mio caso l’università ospitante mi ha fornito tutte le indicazioni sul come procedere, e più che una procedura complessa è stata lunga. Dal momento dell’accettazione all’università a quello in cui mi è stato rilasciato il visto sono passati circa due mesi.

Al link ci si fa un idea del visto di tipo J1 e dei requisiti per ottenerlo http://italian.italy.usembassy.gov/visti/vis/vis-5-it.html.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Personalmente il mio livello di inglese era un B1 prima di partire, quindi non elevato. A mio parere non conta molto il livello con cui si parte ma solo la voglia che ognuno ha di mettersi in gioco e di imparare.

All’inizio si sarà sempre un po’ in difficoltà nel capire le parole ma una volta fatto l’orecchio è tutto in discesa. Le università americane sono piene di studenti internazionali, forse ci sono più studenti internazionali che americani, quindi sono molto ben organizzate con corsi di inglese per aiutare l’integrazione.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Per quanto riguarda il lato italiano, il mio relatore è stato il professor Ruggeri che ha dimostrato estrema disponibilità durante il mio soggiorno negli Stati Uniti, venendo anche in visita nel laboratorio e dandomi utili consigli in varie telefonate via web.

Il professore americano con cui ho svolto la tesi è stato sempre molto disponibile, aperto a confronti e lo stesso lo sono stati i suoi dottorandi, dandomi spesso consigli sull’oggetto del mio lavoro.

  • Come ti sei trovato nella vita di tutti i giorni?

La quotidianità negli Stati Uniti è molto diversa da quella italiana, giustamente si parla di un altro continente, ma a me è piaciuta molto.

Mi ha molto colpito la gentilezza e la disponibilità degli americani nel relazionarsi con le persone.

Inoltre i campus americani sono sempre pieni di interessanti iniziative per riempire i momenti vuoti della giornata, bisogna solo cercare il club che più si avvicina ai propri interessi.

  • Lo consigli perchè?

A mio parere, un periodo di studio all’estero dovrebbe essere messo d’obbligo, quindi lo consiglio fortemente. Gli Stati Uniti sono molto diversi dall’ Italia quindi se si viene con lo spirito di adattamento giusto, accettando la loro cultura e non pensando che tutto ciò che è italiano è migliore, si scoprono molti lati positivi della società americana.