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Sbocchi occupazionali e professionali

Tecnico agronomo - (3.2.2.1.1)

Funzioni

L'agronomo ha una formazione specifica in discipline agrarie. Studia le piante, il suolo, le tecniche agricole e l'ambiente sia rurale che urbano, ed è un esperto dei metodi e delle tecniche scientifiche che migliorano l'agricoltura. L'agronomo può operare come libero professionista se è iscritto all’ALBO professionale dei Dottori Agronomi e Forestali (D.P.R 328/2001). L’iscrizione è obbligatoria per esercitare il diritto di firma su documenti a valenza pubblica. Può chiamarsi Dottore Agronomo Junior previa iscrizione alla sezione B dell’Albo (laurea triennale) oppure Dottore Agronomo previa iscrizione alla sezione A dell’Albo (laurea magistrale). In alternativa, può iscriversi all’Albo professionale degli Agrotecnici e Agrotecnici laureati (laurea triennale).

È quindi una figura professionale multidisciplinare che si può occupare di molte differenti attività in ambito agrario, forestale e zootecnico, oltre che del settore del paesaggio e del verde ornamentale.

In generale, grazie alle sue competenze in ambito agrario, forestale ed ecologico, le funzioni di un tecnico agronomo sono quelle di intervenire sull'ambiente per renderlo più produttivo, difenderlo e valorizzarlo.

Competenze

Offrire servizi professionali per l'agricoltura, quali:

  • la progettazione di elementi dei sistemi agricoli, agroalimentari, zootecnici, forestali ed ambientali;
  • la consulenza nei settori delle produzioni vegetali, animali e silvicolturali, delle trasformazioni alimentari, della commercializzazione dei relativi prodotti, della ristorazione collettiva, dell'agriturismo e del turismo rurale, della difesa dell'ambiente rurale e naturale, della pianificazione del territorio rurale, del verde pubblico e privato, del paesaggio;
  • la collaborazione alla progettazione dei sistemi complessi, agricoli, agroalimentari, zootecnici, forestali ed ambientali;
  • le attività estimative relative alle materie di competenza;
  • le attività catastali, topografiche e cartografiche;
  • le attività di assistenza tecnica, contabile e fiscale alla produzione di beni e mezzi tecnici agricoli, agroalimentari, forestali e della difesa ambientale;
  • il patrocinio nelle commissioni tributarie per le materie di competenza;
  • la certificazione di qualità e le analisi delle produzioni vegetali, animali e forestali sia primarie che trasformate, nonché quella ambientale;
  • le attività di difesa e di recupero dell'ambiente, degli ecosistemi agrari e forestali, la lotta alla desertificazione, nonché la conservazione e valorizzazione della biodiversità vegetale, animale e dei microrganismi.
  • studiare come migliorare le produzioni agricole e i processi di trasformazione agroalimentare
  • occuparsi della coltivazione di prodotti ortofrutticoli (in pieno campo, in serra, in colture idroponiche) destinati all'industria alimentare
  • gestire i piani di semina, scegliere le tecniche di irrigazione e pianificare la raccolt
  • valutare gli aspetti economici e l'impatto ambientale delle coltivazioni
  • fornire consulenza nel settore delle trasformazioni alimentari e della commercializzazione dei relativi prodotti.

Le attività dell'agronomo riguardano anche la silvicoltura e il verde urbano (pratiche di abbattimento e sostituzione di alberi, è esperto nella prevenzione e cura delle malattie di alberi e di arbusti, cura la gestione paesaggistica di parchi e giardini ed è in grado di progettare aree verdi).

Un tecnico agronomo ha competenze anche per gestire allevamenti, pianificare le produzioni animali industriali e interventi nell'ambito di aziende zootecniche (che si occupano della commercializzazione di prodotti di origine animale), aziende faunistiche, aziende venatorie e dell'acquacoltura.

Sbocchi professionali

Un tecnico agronomo può lavorare come dipendente o in qualità di consulente libero professionista. Può lavorare in questi settori: 

  • aziende agricole, cooperative, consorzi, che in un’ottica sempre più multifunzionale, offrono servizi che vanno dall’agricoltura sostenibile a quella biologica, all’artigianato, dalla valorizzazione di prodotti animali e vegetali alla produzione di energia;
  • aziende private di produzione di mezzi tecnici per le produzioni vegetali (fertilizzanti, fitofarmaci, fitoregolatori, ecc.) che forniscono strumenti utili per tutto il percorso della filiera agro-alimentare (dalla produzione della materia prima al prodotto finito) e contribuiscono in modo determinante all’innovazione e allo sviluppo del settore
  • aziende di produzione mangimistica che riforniscono gli allevamenti clienti in un’ottica di ottimizzazione delle diete animali
  • aziende pubbliche come ad esempio, Regioni, Comuni, Enti locali, Enti Parchi, ecc., che si occupano dello sviluppo di regolamenti e gestiscono le politiche di sviluppo
  • enti di certificazione che si occupano della verifica della conformità delle aziende alle normative cogenti e/o volontarie. Nel caso delle norme volontarie si faccia riferimento a: sistemi di certificazione di processo, di prodotto o di filiera
  • vivai che vendono al minuto o all’ingrosso piante di diversa tipologia
  • organizzazioni operanti nella Cooperazione internazionale per lo sviluppo dell’agricoltura e del settore agroalimentare nei paesi in via di sviluppo
  • organizzazioni pubbliche o private per lo sviluppo di progetti paesaggistici, aree verdi, giardini e parchi