Didattica innovativa sulla progettazione europea: gli studenti dell’Università di Ferrara diventano consulenti europei per il turismo sostenibile
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Giunge alla quarta edizione il progetto PET-Practice – Le politiche europee per il turismo, in pratica, organizzato dalla professoressa Cristiana Fioravanti nell’ambito del Corso di Laurea triennale in Manager degli Itinerari Culturali, attivo presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara. Il progetto, che ha riscosso entusiasmo e partecipazione attiva da parte di ventiquattro studenti, rappresenta un esempio concreto di didattica innovativa e professionalizzante, in linea con le attuali sfide del mondo del lavoro.
Nel corso dell’iniziativa, gli studenti sono stati chiamati ad assumere il ruolo di consulenti esperti in progettazione europea, incaricati di supportare piccole e medie imprese (PMI) turistiche dell’Emilia-Romagna nella simulazione della partecipazione al bando europeo fuTOURiSME – Digital and Sustainable Transition, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Single Market Programme, con il proposito di spingere le imprese locali ad individuare ed adottare soluzioni innovative in ambito di digitale e di sostenibilità ecologica nel settore turistico.
Organizzati in quattro gruppi di lavoro, gli studenti hanno vestito i panni di diverse realtà imprenditoriali rappresentative del territorio regionale (in particolare, un vecchio lido riminese, un hotel di Bologna, un impianto sciistico sul Monte Cimone, un agriturismo nei pressi del Delta del Po) ed hanno lavorato in team- sviluppando, così competenze trasversali (soft skills)- al fine di elaborare proposte progettuali complete, ispirate al modello di application form ufficiale del bando, mettendo in pratica competenze giuridiche, strategiche e comunicative.
Guidati dalla prof.ssa Cristiana Fioravanti e dal team didattico composto dal dott. Samuele Barbieri, ricercatore a tempo determinato in tenure track (RTT) in diritto dell’Unione europea, dal dott. Tolindo Fina, dottorando di ricerca in diritto dell’Unione europea nonché tutor didattico, ed, infine, dalla dott.ssa Marzia Perlot, anch’essa dottoranda di ricerca, gli studenti hanno saputo sviluppare proposte di transizione digitale ed ecologica convincenti e realistiche.
È proprio la risposta positiva degli studenti – entusiasti di misurarsi con sfide reali e di avere un impatto concreto – a confermare la validità di un approccio didattico che unisce teoria e pratica, università e territorio, cultura e impresa.