Verso il mondo del lavoro / Profili e sbocchi professionali
Il CdS in Biotecnologie per la Medicina Traslazionale intende formare una figura professionale di alto profilo con specifiche competenze nelle applicazioni delle biotecnologie più innovative, sugli aspetti trasversali delle bioscienze (i.e. ricerca traslazionale) e sul loro trasferimento tecnologico ed applicativo in ambito biomedico.
Con un profilo così qualificato, il laureato potrà ricoprire sia ruoli tecnici altamente specializzati e sia ruoli dirigenziali in contesti lavorativi che si possono individuare nelle strutture del Sistema Sanitario Nazionale, le Aziende Ospedaliere, gli IRCSS e nei laboratori altamente specializzati soprattutto in ambito di diagnostica molecolare. Altri contesti lavorativi attrattivi per le competenze del laureato riguardano il settore privato afferente alle Biotecnologie oltre ovviamente a strutture di ricerca quali Università ed altri Enti di ricerca pubblici e privati. Ulteriore ambito professionale può prevedere ruoli in aziende/enti interessati allo sfruttamento di prodotti biotecnologici in ambito biomedico e al loro sviluppo aziendale (e.g. Spin-off e Startup).
Infine, il profilo culturale in uscita potrebbe risultare attrattivo anche per Associazioni e Istituzioni interessate ad una figura divulgativa che sia in grado di porsi, per competenza e attitudine, tra ricerca, clinica e comunità, in linea con la definizione stessa di Medicina Traslazionale incardinata sui tre pilastri "benchside, bedside and community".
Professionista nell'ambito delle biotecnologie in biomedicina
Il profilo professionale rientra in quello previsto per specialisti della ricerca e formazione in ambito biomedico quali biologi e professioni assimilate, biotecnologi, ricercatori e tecnici laureati nelle scienze biologiche. Il laureato potrà operare nell'ambito della ricerca, sviluppo, produzione e servizi presso enti/strutture pubbliche quali Università, IRCSS, Aziende Ospedaliere e privati con prevalente caratterizzazione biotecnologica nel settore biomedico, di medicina applicata/traslazionale e di diagnostica molecolare prevedendo sia un ruolo gestionale che di ricerca applicata vera e propria. I laureati potranno operare anche in enti e reparti di brevettazione per lo sfruttamento di prodotti biotecnologici. Le funzioni nel contesto di lavoro sono riconducibili all'applicazione delle conoscenze biotecnologiche per il progresso della biomedicina e si possono ricondurre ad attività di ricerca e tecniche, attività di coordinamento di gruppi di lavoro, attività dirigenziali e/o di consulenza.
Di particolare rilevanza è il ritorno professionale dato dalla conoscenza e gestione di strumentazioni/tecnologie avanzate sia in ambito di ricerca di base che applicata e di diagnostica molecolare che gli permetterà di svolgere il ruolo di Specialist dedicato a strumentazioni avanzate oltre ad attività professionali in strutture private nei settori delle Biotecnologie. Il laureato potrà svolgere anche pratica di libera professione previo superamento dell'esame di stato e iscrizione all'albo professionale dei Biologi.
Il laureato può infine proseguire gli studi accedendo a un Dottorato di ricerca o ad una delle Scuole di specializzazione di area sanitaria ad accesso non medico, creando i presupposti per una futura attività da svolgere in ambito accademico o in istituti di ricerca.
Professioni: codici ISTAT
Con riferimento alla classificazione delle professioni ISTAT 2007, il profilo di chi si laura in Biologie per Medicina Traslazionale può riguardare:
- Biologi e professioni assimilate - (2.3.1.1.1)
- Biotecnologi - (2.3.1.1.4)
- Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze biologiche - (2.6.2.2.1)