Tirocinio
Il tirocinio professionalizzante è volto ad accertare le competenze core che identificano i valori, le conoscenze, i comportamenti e le abilità essenziali della professione relative al saper fare e al saper essere Infermiere/a. In particolare, permette di mettere in pratica, direttamente sul campo, i principi e i metodi della pratica infermieristica e di esercitare le competenze assistenziali di base nei diversi ambiti professionali acquisendo un grado di autonomia e responsabilità crescente, raggiungendo al termine del percorso di studi una competenza e una autonomia professionali tali da permettere di affrontare direttamente il mondo del lavoro.
Norme generali
L’ammissione ai corsi di laurea delle Professioni Sanitarie avviene previo accertamento medico di idoneità psico-fisica per lo svolgimento delle funzioni specifiche del singolo profilo professionale offerto dal Corso di laurea. Prima di svolgere l’attività obbligatoria di tirocinio, ai sensi del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, l’Azienda sanitaria pubblica o privata ospitante provvederà, in accordo con l’Università, a sottoporre gli studenti a visita idoneativa e ad attuare la sorveglianza sanitaria. L’eventuale inidoneità permanente all’attività di tirocinio per il profilo professionale di riferimento determina la decadenza dallo status di studente.
Il tirocinio professionalizzante:
- dura complessivamente nei tre anni 1800 ore corrispondenti a 60 CFU suddivisi in:
- al primo anno 480 ore corrispondenti a 16 CFU;
- al secondo anno 600 ore corrispondenti a 20 CFU;
- al terzo anno 720 ore corrispondenti a 24 CFU;
- all’interno delle ore di tirocinio, vengono svolte attività formative professionalizzanti volte:
- il primo anno, ad applicare la metodologia infermieristica per esercitare le competenze assistenziali di base in ambiti professionali a bassa/media complessità;
- il secondo anno, ad applicare la metodologia infermieristica per esercitare le competenze assistenziali specialistiche in ambiti assistenziali a media/alta complessità;
- l’ultimo anno, ad applicare la metodologia infermieristica per esercitare le competenze assistenziali specialistiche in ambiti clinici ad alta complessità e nell'assistenza primaria, a sperimentare in maniera graduale l' assunzione di autonomia e responsabilità con la supervisione di professionisti esperti dello stesso profilo e ad applicare la metodologia dell'intervento educativo sia in ambito di promozione alla salute che di educazione terapeutica;
- la certificazione della frequenza e la valutazione dei periodi di tirocinio avvengono con il contributo delle guide di tirocinio, che rilasciano formale attestazione della frequenza ed esprimono, dopo aver valutato i risultati relativi alle competenze dimostrate, una valutazione formale sull’attività tirocinio;
- il tirocinio si intende superato solo in caso di conseguimento del giudizio positivo del tutor di tirocinio per ciascun tirocinio di ciascun anno e dopo avere superato l’esame di tirocinio alla fine di ogni anno accademico, criterio necessario per poter accedere all’anno di corso successivo.
Inoltre, lo studente valuta la propria esperienza di tirocinio attraverso la compilazione di uno strumento validato denominato SVIAT strumento di valutazione italiano degli ambienti di tirocinio. SVIAT coinvolge varie dimensioni dell’esperienza di tirocinio, in specifico lo studente valuta le strategie tutoriali adottate, le opportunità di apprendimento offerte, il clima di apprendimento.
Competenze in uscita
Lo studente sarà in grado di raggiungere le competenze professionali al termine dei tirocini che sono di seguito riassunte:
- in ambito clinico-assistenziale riconosce e gestisce i bisogni delle persone assistite nelle varie età e fasi della vita legati ai principali problemi prioritari di salute. Sa infatti condurre una valutazione infermieristica completa e sistematica ( accertamento della risposta della persona agli 11 modelli funzionali della salute di M. Gordon); sa individuare i bisogni di assistenza infermieristica della persona/famiglia/caregiver (diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi) pianificare ed attuare un’assistenza infermieristica basata sulle evidenze scientifiche, sul processo infermieristico e sui principi di caring in collaborazione con la persona assistita/famiglia/caregiver e con il team interdisciplinare di cura. Nella risoluzione dei problemi dimostra di avere un atteggiamento di elasticità mentale e disponibilità al cambiamento;
- nell’ambito della promozione della salute effettua interventi informativi e/o educativi specifici rivolti alla persona/famiglia/caregiver con l'obiettivo di promuovere comportamenti di salute e ridurre i fattori di rischio; rispetta attivamente le norme di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro (inclusa la movimentazione dei carichi) in tutte le situazioni di tirocinio;
- nell’ambito dell’educazione terapeutica promuove abilità di autocura ed effettua interventi informativi ed educativi specifici per la gestione delle patologie croniche nelle diverse fasce d’età, al fine di permettere alla persona assistita e alla sua famiglia/caregiver di acquisire e mantenere le capacità e le competenze che li aiutino a convivere in maniera ottimale con la loro malattia;
- nell’ambito della comunicazione/relazione dimostra di mettersi in situazione di ascolto sia verso le persone assistite, familiari e caregiver, che verso guide, coordinatori, compagni e altre figure, adattando le sue strategie di comunicazione verbale e non verbale a seconda del contesto assistenziale. Dimostra di accogliere senza pregiudizio le opinioni altrui, e sostiene le proprie in modo circostanziato ed educato. Dimostra di esporre in modo chiaro ed efficace un argomento ad un gruppo di persone (per esempio durante gli incontri con coordinatori e compagni), utilizzando anche strumenti e sussidi per la comunicazione (es, presentazioni Power Point). Nei lavori in gruppo, offre feedback e si autovaluta rispetto all’efficacia delle relazioni e del lavoro in gruppo. Ha nella comunicazione un atteggiamento proattivo, rapportato però alle situazioni specifiche ed al suo ruolo in quanto il sapere comunicare costituisce parte integrante della sua azione professionale;
- nell’ambito della responsabilità professionale, dimostra nelle diverse situazioni del percorso formativo (nel contesto clinico con persone assistite e professionisti e altre figure; nel contesto formativo con compagni, docenti e tutor didattici) di aderire ai principi di etica e correttezza (codice deontologico) nel linguaggio e nelle azioni compiute. Si assume la responsabilità delle azioni compiute e del loro risultato, dimostrando riflessione, autocritica e capacità di porre attivamente rimedio agli eventuali errori commessi. Nelle situazioni complesse, media le proprie esigenze in relazione a quelle altrui e della organizzazione. Mostra rispetto per esperienza, competenze e ruoli altrui;
- nell’ambito della gestione/organizzazione, organizza la propria giornata lavorativa in tirocinio e più in generale le attività della persona assistita tenendo presente le necessità della persona stessa e del contesto organizzativo. Pianifica, in collaborazione con tutor didattici, coordinatori e guide di tirocinio in relazione ai vincoli organizzativi della sede formativa e delle sedi di tirocinio, le proprie attività usando strumenti e strategie appropriate ed efficaci. Dimostra proattività, capacità di problem solving, capacità di cogliere i cambiamenti e i feedback e di adattarsi considerando anche le esigenze altrui al fine di raggiungere il miglior risultato;
- nell’ambito della formazione/autoformazione contribuisce in modo propositivo alla definizione dei suoi obiettivi formativi sia nella sede formativa sia in tirocinio e alla loro pianificazione. Contribuisce in modo responsabile al contratto di tirocinio, autovaluta i propri apprendimenti. Richiede ed accetta il feedback dalle guide di tirocinio proponendo e rendendosi disponibile ad approfondimenti e alla modifica del suo agire;
- nell’ambito della metodologia della ricerca ovvero nella pratica basata sulle prove di efficacia, dimostra di ricercare e considerare per prendere le decisioni cliniche le migliori evidenze disponibili oltre alla propria esperienza e al razionale teorico, ai valori del paziente e alla fattibilità nel contesto organizzativo.
Norme specifiche
Le attività formative di tirocinio professionalizzante sono indicate nel piano di studio per un totale di 60 CFU. Il Direttore delle attività didattiche si avvale di tutor didattici e/o coordinatori d'anno. Gli obiettivi formativi generali del tirocinio sono stilati secondo il core competence del tirocinio. Le strutture, potenziali sedi di tirocinio, devono essere rispondenti ai requisiti stabiliti dalla normativa e alle necessità formative degli studenti.
Il Direttore delle attività didattiche (e /o tutor didattico e/o coordinatore d'anno) approva gli obiettivi specifici, le singole modalità di svolgimento delle attività di tirocinio e stages ritenute funzionali al raggiungimento degli obiettivi fissati per il Corso di Studi, i principi e strumenti della didattica tutoriale, le procedure per l’effettuazione dei tirocini, le modalità di rilevamento della frequenza e della valutazione della competenza degli studenti.
I crediti minimi riservati al tirocinio sono da intendersi come impegno complessivo necessario allo studente per raggiungere le competenze professionali specifiche del profilo.
Il tirocinio professionale può comprendere:
- sessioni tutoriali che preparano lo studente all'esperienza;
- esercitazioni e simulazioni in cui si sviluppano le abilità tecniche, relazionali e metodologiche in situazione protetta prima o durante la speriemtnazione nei contesti reali;
- esperienze dirette sul campo con supervisore;
- sessioni tutoriali e feedback costanti;
- report, progetti di educazione terapeutica, pianificazioni assistenziali.
Assenza e sospensione dal tirocinio
Assenze dal tirocinio
Lo studente è tenuto a documentare le ore di presenza in tirocinio nel dossier, a farle controllare e controfirmare dal tutor/responsabile del tirocinio e segnalare tempestivamente l’esigenza di recupero di eventuali assenze.
Sospensione del tirocinio
Le motivazioni che possono portare le Strutture competenti ad imporre una sospensione e/o mancata attivazione del tirocinio sono le seguenti:
- stato di gravidanza nel rispetto della normativa vigente;
- studente che non ha i prerequisiti e che deve recuperare obiettivi formativi propedeutici ad un tirocinio formativo e sicuro per gli utenti;
- studente che frequenta il tirocinio in modo discontinuo, senza un giustificato motivo;
- studente che ha ripetuto più volte errori che possono mettere a rischio l’incolumità psico-fisica o provocare danno biologico all’utente;
- studente che ha ottenuto una valutazione negativa nel tirocinio per un numero massimo di due volte;
- giudizio di non idoneità temporanea ai sensi del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- studente che si deve iscrivere fuori corso e/o ripetente per un numero di volte superiore a quello consentito dallo sbarramento indicato nel regolamento;
- altre cause documentate e valutate dagli Organi competenti.
Dal Regolamento 24/25 decade la specifica: studente che è stato respinto all’esame/valutazione finale di tirocinio per un numero di volte superiore a due.
Qualora persistano le difficoltà che hanno portato alla sospensione dal tirocinio o ci sia un peggioramento che impedisce l’apprendimento delle abilità professionali o nei casi previsti nei punti 3, 4, 5, 7 e 8, le figure competenti hanno la facoltà di proporre al Consiglio di corso di laurea o alla Commissione crediti la sospensione definitiva dello studente dal tirocinio, tramite apposita relazione che documenti approfonditamente le motivazioni.
La sospensione definitiva dovrà essere deliberata dal Consiglio di corso di laurea o dalla Commissione crediti. Una sospensione definitiva dal tirocinio porta all’esclusione dello studente con l’impossibilità di proseguire gli studi nel corso di laurea di riferimento dell’Università degli studi di Ferrara. La delibera del Consiglio o della Commissione crediti ha valore esecutivo e dovrà essere inviata all’Ufficio Carriere per i provvedimenti di esclusione.
Norme attuative
Il Contratto di tirocinio è un accordo scritto tra studente, guida di tirocinio e sede formativa, che definisce gli obiettivi ed il programma di apprendimento che dovranno contribuire al miglioramento delle competenze core e come questi potranno essere raggiunti con successo. Il contratto è sviluppato in modo collaborativo dalle parti, attribuendo progressiva responsabilità allo studente.
Le figure che rientrano all’interno del processo sono: il Direttore dell’attività didattica professionalizzante, i tutor di anno e le guide di tirocinio.
Le frequenze relative al tirocinio e a tutte le attività formative professionalizzanti sono registrate nel dossier/contratto di tirocinio su un apposito modello cartaceo di registrazione delle presenze, con firma giornaliera della guida di tirocinio che sarà consegnato alla sede formativa. Nei moduli vanno riportati gli orari effettivamente svolti sotto la responsabilità condivisa dello studente e della guida di tirocinio.
Tutor didattici e guide di tirocinio, relative sedi presso le quali è possibile svolgere le attività di tirocinio
I Tutor didattici sono professionisti delle professioni sanitarie, in possesso della Laurea magistrale/specialistica in Scienze infermieristiche o del master di primo livello in “Management per le funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie” o in “Formazione e Tutorato” rilasciato dalle Università (o titolo equipollente), che collaborano con i Direttori delle Attività Didattiche e i Coordinatori di anno nella pianificazione dei tirocini nelle diverse sedi di tirocinio.
La guida di tirocinio è un operatore appartenente allo stesso profilo professionale che propone un modello di ruolo professionale nelle sedi di tirocinio. È un facilitatore della formazione che, mentre svolge la professione nella struttura dove viene effettuato il tirocinio, ha il compito di affiancare lo studente garantendo la sicurezza durante le attività professionalizzanti svolte. La guida di tirocinio ha le competenze necessarie per fungere da guida per lo studente e partecipa attivamente nella sua formazione facilitandone l’apprendimento. In base all’osservazione dello studente e agli obiettivi da raggiungere decide quali attività far svolgere autonomamente allo studente, facilitandone i processi di apprendimento e di integrazione tra l’esperienza pratica e teoria appresa.
Tale figura collabora insieme ai tutor didattici nel processo di revisione degli obiettivi di tirocinio e degli strumenti di valutazione dell’apprendimento. Ha l’obbligo di documentare la presenza dello studente mediante firma sul dossier di tirocinio e di esprimere una valutazione sullo studente. Tale figura professionale viene formata attraverso corsi di formazione e aggiornamento condotti in modo specifico per le guide di tirocinio.
Complessivamente nell’arco di un anno sono coinvolte 480 guide di tirocinio per la sede di Ferrara, 180 per la sede di Pieve di Cento, 435 per la sede di Adria.
Le sedi presso le quali è possibile svolgere le attività di tirocinio sono le Unità Operative/Servizi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, dell’AUSL di Ferrara, dell’AUSL di Bologna, dell’Azienda Ulss 5 Polesana di Rovigo e delle strutture sanitarie e socio-sanitarie che insistono sulle provincie nelle quali sono collocate le sedi del Corso di Laurea. Inoltre, in seguito ad accordi internazionali nell'ambito del programma Erasmus con le Università presenti in Spagna (Universidad de Cordoba, Universidad de Castilla-la Mancha UCLM, Oficina de relaciones internacionales del campus de Toledo, University of the Basque Country (Bilbao), Universidad de Granada, Universitat Autonoma de Barcellona, Universidad de Murcia), sarà possibile svolgere un’esperienza di studio e/o tirocinio all’estero.
Le strutture coinvolte per i tirocini sono circa 30 e devono essere convenzionate con l’Università degli Studi di Ferrara; i relativi progetti formativi sono presenti sul portale di Almalaurea.