Obiettivi formativi

Gli insegnamenti del corso comprendono sei macro-temi:

  1. Piante e filiera agro-alimentare;
  2. Biotecnologie molecolari e genomica delle piante agrarie;
  3. Biotecnologie agronomiche avanzate;
  4. Biotecnologie per il controllo agro-alimentare;
  5. Elementi di politica e gestione dei sistemi agro-alimentare;
  6. Ecosistema agrario e gestione sostenibile del suolo.

Durante il percorso di studi saranno approfondite le conoscenze relative alle biotecnologie agronomiche avanzate come la fisiologia molecolare necessarie per garantire l’innovazione della filiera agroalimentare in termini di qualità e sostenibilità nel lungo periodo del sistema agricolo. Inoltre, alla formazione del laureato concorreranno anche aspetti relativi alla gestione delle imprese biotecnologiche agroalimentari e la tutela degli agro-ecosistemi.

Le aree di apprendimento

Il corso di studio si caratterizza per una forte impostazione trans-disciplinare volta a favorire l’apprendimento nell’ampio contesto dell’integrazione di filiera: agro-alimentare, biotecnologica, energetica, compresi gli aspetti relativi alle produzioni agrarie e agli alimenti che derivano dalla loro trasformazione.
In particolare, durante il percorso saranno approfondite le conoscenze relative ai diversi aspetti e alle varie fasi della filiera agro-alimentare, utili tanto alla progettazione di protocolli di produzione, diagnosi e valorizzazione delle tipicità colturali e produttive, quanto al monitoraggio dell’intera filiera agro-alimentare.

Gli obiettivi formativi del percorso riguardano le seguenti aree di apprendimento e di formazione:

  • Piante e filiera agro-alimentare, con particolare riferimento alle caratteristiche e alla selezione delle colture;
  • Biotecnologie molecolari e genomica delle piante agrarie;
  • Biotecnologie agronomiche avanzate e relative metodiche;
  • Biotecnologie per il controllo agro-alimentare;
  • Elementi di politica agraria economica e finanziaria;
  • Ecosistema agrario e gestione sostenibile del suolo;
  • Discipline finalizzate all'acquisizione di conoscenze relative a riconoscimento, selezione ed utilizzo di microrganismi di interesse dell'industria alimentare;
  • Discipline finalizzate all’applicazione di metodi innovativi di miglioramento genetico delle piante agrarie;
  • Discipline finalizzate alla conoscenza dei processi produttivi del settore agro-alimentare inclusi gli aspetti relativi all’efficienza energetica, al controllo qualità e alla sostenibilità ambientale; 
  • Discipline finalizzate all’individuazione degli aspetti che caratterizzano le tipicità delle colture e dei prodotti alimentari, anche al fine della loro valorizzazione e salvaguardia.

La figura professionale

Il corso di laurea magistrale in “Biotecnologie agrarie per la filiera agro-alimentare” è progettato per formare professionisti negli ambiti delle scienze della vita, della formazione e della ricerca e assimilate: biologi e professioni assimilate, biochimici, biotecnologi, microbiologi, agronomi e forestali, ricercatori e tecnici laureati nelle scienze biologiche, ricercatori e tecnici laureati nelle scienze agrarie.

Il permette di sostenere l’esame di abilitazione alla libera professione di Dottore Agronomo.

Chi si laurea in "Biotecnologie agrarie per la filiera agro-alimentare"

Sarà in grado di:

  • applicare metodi biotecnologici finalizzati all'ottimizzazione della produzione agraria ed al miglioramento della sua qualità e salubrità;
  • realizzare interventi biotecnologici per il monitoraggio e l'attuazione di azioni di risanamento ambientale ai fini di una corretta gestione della produzione agricola
  • programmare e realizzare strategie finalizzate alla difesa delle colture;
  • sviluppare protocolli per l’isolamento e la selezione di microrganismi per il miglioramento della qualità delle produzioni e degli alimenti derivati dalle loro trasformazioni;
  • gestire ed ottimizzare i processi produttivi in termini di efficienza energetica, di qualità nutrizionale e tecnologica;
  • applicare le conoscenze normative per la valorizzazione e la salvaguardia dei prodotti tipici;
  • effettuare consulenze nell’ambito dell’intera filiera produttiva, anche su aspetti economici e di marketing;
  • progettare e condurre corsi di divulgazione e formazione terzi anche in una lingua dell'Unione Europea diversa dall'italiano.