Esame di Laurea - Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia (DM 270/04)
Ai sensi dell'articolo 102, comma 1, del decreto legge n. 18/2020, la prova finale ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo, previo superamento del Tirocinio pratico-valutativo (TPVes) come disciplinato dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58, finalizzato alla verifica del raggiungimento delle competenze previste dallo specifico profilo professionale.
Nella commissione di esame finale di laurea magistrale abilitante in Medicina e Chirurgia è prevista la partecipazione di un rappresentante dell’Ordine professionale di riferimento che potrà così verificare, anche ai fini della successiva iscrizione all’Albo professionale, il regolare svolgimento dell’esame finale abilitante a cui il laureando accede al termine di un percorso di studi all’interno del quale ha anche conseguito apposito giudizio di idoneità al tirocinio pratico valutativo di cui al D.M. n. 58/2018. Il rappresentante dell’Ordine professionale non partecipa alla valutazione della carriera e della tesi di laurea.
Per la preparazione della tesi e per la prova finale sono attribuiti 18 crediti, suddivisi in "Attività per la prova finale" per 14 CFU e "Discussione della dissertazione" per 4 CFU.
Per essere ammesso all’esame di laurea magistrale lo studente deve avere seguito tutti i corsi del piano di studio ed aver superato tutti gli esami previsti.
L'esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un Relatore; può essere facoltativamente prevista la figura di un docente Correlatore e/o di un Secondo relatore.
Relatori di tesi sono esclusivamente le figure previste dal Regolamento studenti; possono essere Secondo relatore o Correlatore anche figure esterne all’Ateneo.
Nel caso di un Secondo relatore esterno all’Ateneo, occorre che la sua nomina, limitatamente a quella seduta di laurea, sia autorizzata dal Coordinatore del corso di studio.
La tesi di laurea potrà essere redatta in lingua italiana o in lingua inglese; nel caso in cui la tesi di laurea venga redatta in lingua inglese, la stessa deve essere comprensiva di un sunto in lingua italiana e discussa in lingua italiana.
A determinare il voto di laurea (espresso in centodecimi con eventuale Lode) contribuiscono:
- la media aritmetica di 36 voti, come prescritto dal DM 16 marzo 2007 art 4, di cui 35 voti degli insegnamenti obbligatori più il voto delle attività didattiche elettive (CFU D) calcolato sulla base della media aritmetica di tutti i corsi a scelta sostenuti e superati (denominato PUNTEGGIO BASE o A);
- un punteggio di massimo 7 punti per valutazione dell'elaborato della tesi e dello svolgimento della prova finale (valutazione della tipologia della tesi e della qualità della ricerca, qualità della presentazione, padronanza dell'argomento ed abilità nella discussione) (denominato VALUTAZIONE TESI o B);
- un punteggio di massimo 7 punti di premialità per attività documentate, quali ad esempio tempestività della laurea in rapporto al percorso formativo, numero di lodi conseguite, partecipazione a programmi di scambi internazionali ed altre attività che dimostrino un particolare impegno nella formazione) (denominato PREMIALITÀ o C).
Il voto complessivo, determinato dalla somma dei punteggi previsti dalle voci "A + B + C", è arrotondato, solamente dopo la somma finale, per eccesso o per difetto al numero intero più vicino.
Ai candidati che abbiano conseguito un punteggio finale (A + B + C) superiore o uguale a 113 può essere attribuita la lode con parere unanime della commissione.
Se il PUNTEGGIO BASE è superiore o uguale a 108 è attribuita la Menzione d'onore.
La Dignità di stampa è inoltre assegnata se il Relatore ritiene che il lavoro di tesi sia pronto per la pubblicazione.
Per ulteriori informazioni: