Indicazioni per la Redazione della Tesi di Laurea in Medicina e Chirurgia

Aggiornato come da Delibera del CCL Medicina e Chirurgia del 16/04/2024

Prefazione

La tesi di laurea rappresenta l’ultimo impegno accademico dello studente prima della laurea. Lo studente/la studentessa, coordinato/a dal relatore o dalla relatrice, deve impegnarsi a sviluppare un lavoro originale applicando le conoscenze teoriche ad un progetto di ricerca. In particolare, lo studente deve organizzare il lavoro in autonomia sia per quanto riguarda la gestione empirica dello studio e la ricerca delle fonti bibliografiche, che per quanto riguarda lo sviluppo e la stesura dello scritto.

La Tesi di Laurea ha lo scopo di:

  1. Approfondire un argomento gradito e/o di interesse
  2. Avviare lo studente al lavoro scientifico personale
  3. Dare prova di abilità e correttezza scientifica
  4. Sviluppare autonomia nello studente
  5. Essere uno strumento di valutazione dello studente

Le presenti linee guida vogliono semplicemente tracciare una direttrice su quello che una tesi di laurea dovrebbe essere. In altri termini, vuole dare una forma, il più possibile omogenea, al contenitore, che verrà poi integrata con i contenuti della ricerca sviluppata.

Tipologie di Tesi

Nel corso di studio di Medicina e Chirurgia la tesi può essere di tre tipologie:

  1. Tesi sperimentale divisa in:

- Studio sperimentale/osservazionale (Sperimentale A): 5 punti (+2 per esposizione)

- Case report (Sperimentale B): 4 punti (+2 per esposizione)

  1. Tesi compilativa (o Elaborato scritto): 2 punti (+2 per esposizione)

 

Tesi Sperimentale A: richiede un importante lavoro di studio e ricerca sull’argomento scelto, in maniera da fornire un supporto ad un nuovo punto di vista o far emergere degli aspetti originali e innovativi. Ha anch’essa un’importante parte compilativa e teorica, dalla quale emergono le considerazioni e le elaborazioni personali, frutto del lavoro di analisi delle fonti che portano all’elaborazione dello scopo della ricerca. Prevede poi la raccolta e l'analisi di dati, o l’esecuzione in laboratorio di analisi cliniche, al fine di verificare una ipotesi o una teoria, in cui lo studente ha la responsabilità principale di coordinare e svolgere la ricerca, traendo, infine, delle conclusioni coerenti con lo scopo del lavoro. La ricerca condotta, non necessariamente deve portare a risultati innovativi, ma può confermare o arricchire ricerche originali in campo nazionale ed internazionale della materia oggetto dello studio.

Come tesi sperimentale vengono considerate anche la revisione sistematica della letteratura, mezzo dettagliato, sistematico e trasparente per raccogliere, valutare e sintetizzare le prove per rispondere a una domanda ben definita e la meta-analisi, procedura statistica per combinare dati numerici da più studi separati. I due termini vengono utilizzati come se fossero sinonimi, tuttavia la Meta-Analisi è da considerare come la parte statistica (analisi quantitativa) di una Revisione Sistematica (analisi qualitativa).

Esempi di Tesi Sperimentale A:

  • Studi di ricerca di base, studi con tecniche di laboratorio in vitro o in vivo
  • Studi clinici ed epidemiologici di intervento (Trial Clinici), indipendentemente dal disegno dello studio.
  • Studi clinici ed epidemiologici di tipo osservazionale (trasversali, caso-controllo, longitudinali) con documentato protocollo di studio e successiva raccolta dei dati e adeguata analisi statistica descrittiva ed inferenziale.
  • Studi osservazionali retrospettivi su serie di pazienti raccolti in ambito ospedaliero e/o ambulatoriale con adeguata analisi statistica di tipo sia descrittivo che inferenziale e documentato protocollo di studio. La numerosità del campione deve essere adeguata allo scopo dello studio e quindi statisticamente predeterminata.
  • Analisi e revisione sistematica della letteratura con metanalisi e produzione di risultati quantitativi

 

Tesi Sperimentale B (“Case Report”): consiste nella descrizione di una serie di casi o di un caso clinico complesso e peculiare che può contribuire in maniera significativa al progresso delle conoscenze scientifiche. Comprende una dettagliata narrazione di sintomi, segni, diagnosi, trattamento e follow up di uno o più pazienti. Il case report riporta spesso la prima evidenza di una nuova terapia, pur non permettendo di confermarne l’efficacia; frequentemente esso rappresenta la principale sorgente di informazioni su eventi avversi e/o casi rari. Il ruolo principe di un case report è quello di generare nuove ipotesi e di stimolare continuamente la comunità scientifica alla verifica delle stesse.

Esempi di Tesi Sperimentale B:

  • Presentazione di casistica: descrizione dei dati clinici di una serie di pazienti raccolti in ambito ospedaliero e/o ambulatoriale con sintomi, segni, diagnosi, trattamento e follow-up di uno o più pazienti

 

Tesi Compilativa (o Elaborato Scritto): consiste nell’analisi ed elaborazione di una grande raccolta di fonti e bibliografia relativa ad un tema /argomento di interesse nell’ambito della disciplina che si è scelta insieme al relatore o valutazione critica di linee guida/consensus papers.

Lo studente è tenuto a raccogliere quante più informazioni possibili relative l’argomento identificato, da fonti attendibili.

Il suo lavoro consisterà nell’eseguire una selezione e comparazione degli articoli più interessanti relativi all’argomento scelto, si dovrà riassumerne il contenuto, arrivando a delle conclusioni originali.

Esempi di Tesi Compilativa:

  • Analisi e revisione della letteratura, anche in maniera sistematica, senza elaborazione statistica dei dati e produzione di risultati quantitativi.
  • Valutazione di linee guida/consensus papers esistenti con eventuale esame critico dei punti deboli nei confronti delle correnti evidenze.

 

Importante per tutte le Tipologie di Tesi

È da tenere in considerazione nella stesura delle tesi laddove possibile l’analisi dei risultati in base alle differenze di sesso/ genere.

Sezioni in cui strutturare la Tesi

La tesi, in linea generale, viene strutturata in varie sezioni:

Indice: serve a indicare il contenuto in modo ordinato, permettendo di suddividerlo in capitoli, paragrafi e sottoparagrafi.

Introduzione: rappresenta lo stato dell’arte dell’argomento che si vuole approfondire. essa deve essere chiara ed esaustiva e nella parte finale devono emergere le motivazioni che stanno alla base del lavoro.

Obiettivo dello studio: è ciò che si vuole dimostrare nella tesi, sia essa sperimentale o compilativa.

Materiali e Metodi: descrizione dei materiali e dei metodi utilizzati per arrivare ai risultati. Questa parte assume importanza nella tesi sperimentale perché evidenzia come è stato condotto il lavoro e quali strumenti sono stati usati, ma può essere omessa nella tesi compilativa.

Risultati: in questa sezione vengono riportati i dati ottenuti e analizzati, attraverso una rappresentazione con grafici e tabelle sia per le tesi sperimentali che compilative.

In quest’ultimo caso i dati derivano dalla comparazione dei risultati presenti nelle pubblicazioni scelte.

NB Tabelle e figure devono avere le didascalie ed essere numerate

Discussione: questa sezione contiene la spiegazione dei risultati ottenuti ed il confronto con i dati della letteratura, i punti di forza e i limiti del lavoro.

Conclusioni: alla fine della discussione è opportuno arrivare a delle conclusioni evidenziando anche eventuali prospettive future.

Bibliografia: è l’elenco dettagliato e ordinato di tutte le fonti consultate durante il lavoro. Molto importante perché attesta la veridicità delle informazioni (conviene scriverla CONTESTUALMENTE alla redazione della tesi.

 Si suggerisce di annotarsi a parte i riferimenti della pubblicazione citata (cognome e iniziali del nome dell’autore/i, titolo della pubblicazione, titolo della rivista (di solito in corsivo) anno di pubblicazione, capitolo e pagine (vedi esempio sotto*).

Quando nel contesto della stesura dei diversi paragrafi si cita tale pubblicazione, bisogna, entro parentesi quadre, scrivere il numero dell’elenco corrispondente alla pubblicazione.

*Yao JC et al (2011) Everolimus for advanced pancreatic neuroendocrine tumors. N Engl J Med 364(6):514–523

Raccomandazioni

Il Relatore o Relatrice della tesi di laurea è un Docente o Ricercatore dell'Ateneo, vedi link sito CdS

https://corsi.unife.it/lm-medicina/laurearsi/laurea/relatore-secondo-relatore-correlatore

Il Relatore può essere un Docente di qualunque anno del Corso di Studi, compresi i corsi a scelta attivati dal CdS Medicina e Chirurgia. Nel caso la tesi venga effettuata in un settore preclinico dovrà essere evidenziata comunque la possibile finalità clinica del lavoro data la peculiarità del Corso di Laurea.